lunedì 19 dicembre 2011

Di ritorno dalla Honolulu Marathon.....














Ciao Picos, sollecitato da Andrea, ecco un riassunto dell'esperienza alla Honolulu Marathon vissuta da me e l'amico Mauro V. negli scorsi giorni. Partenza per Malpensa alle ore 2 (sì, le 2, avete letto bene!) dell'8/12 con arrivo alle 4,30 in aeroporto. Volo per Amsterdam, cambio per Seattle ed arrivo ad Honolulu alle 22,30 circa del giorno stesso (ma visto il fuso orario -11h., le ore di volo son state 25) e da qui trasferimento all'Hotel sulla spiaggia di Waikiki. Il mattino dopo, belli rintronati, visita all'Expo con ritiro dell'agognato pettorale e qlc. gadget, poi belli carichi passaggiata pomeridiana per conoscere il luogo. In serata crollo alle ore 20 circa con risveglio all'alba del sabato, scoprendo con stupore che la città non dorme mai e c'è sempre qualcosa di aperto a qualsiasi ora del giorno o della notte. Colazione e ritorno al Convention Center (sede dell'Expo) rigorosamente a piedi per circa 3,5Km. (a tratta) dove scopriamo che tutte le cose che abbiamo "puntato" il giorno prima son state vendute (grrr...). A questo punto, un addetto interpellato, ci avvisa che dal pomeriggio sarà presente nella zona di arrivo della maratona una sorta di svendita con la possibilità di trovare anche cose che qui non hanno più. Quindi gambe in spalla e via verso Kapiulani Park dove fortunatamente ritroviamo quel paio di cose che ci interessavamo e che compriamo immediatamente. Altra "passeggiata" per Waikiki e poi un paio d'ore in spiaggia, cercando di recuperare il più possibile la faticaccia fin qui sostenuta. A letto ancora verso le 22 e sveglia alle 3 circa di domenica 11 (avete letto bene anche qui, le ore 3!!) visto che la maratona parte alle 5 orario locale. Avrò dormito cmq. 3 ore e dopo una fugace colazione a base di barrette (che fregatura si riveleranno poi..) ci si avvia in direzione zona partenza con una navetta che partiva non distante dal nostro Hotel. Alla partenza capiamo subito che si tratta di una maratona per amatori, visto che senza difficoltà arriviamo a circa 10m. dalla linea di partenza, non essendoci gabbie di nessun genere, anche se poi i top runners verranno fatti partire davanti, ovviamente. Il clima è discreto, spira solo un pò di brezza marina che non disturba più di tanto, almeno all'interno delle mura cittadine. Alle 5 precise partenza con tanto di fuochi artificiali; bellissimo!! Si affrontano i primi 5/6km all'interno della città e poi si comincia a salire verso un altopiano ed è qui che cominciamo a sentire che la brezza si è tramutata in vento e ci spira contro; che gioia!! Passano altri Km sempre di mangia e bevi (gergo mutuato dai ciclisti, vero Gala??) e viaggiando rigorosamente insieme, intorno ai 5' al Km. arriviamo sino al 15° circa, dove caliamo un pò il ritmo per le succitate ragioni, ma cmq.viriamo alla mezza intorno all'1h. e 45' . Ma ecco che al 22° per me si spegne la luce: una fame ed una sensazione di mancanza di energie mai provata in passato. La ricerca di qlc. da mangiare mi tiene impegnato più del controllo del ritmo di gara. Guardo continuamente ai bordi della strada per vedere di trovare del commestibile, visto che, ed è forse l'unica pecca della manifestazione, ai numerosi ristori piazzati ogni 2,5Km. hanno solo acqua e sali. Ma oltre al danno arriva la beffa; i crampi mi attanagliano e qui Mauro mi attende ed incita sino al 26°Km. dove troviamo delle banane e delle caramelle che diventano come acqua per un disperso nel deserto. Ne mangiamo in quantità industriale e, finalmente, al 28° sento che le cose un pò si sistemano. Anche Mauro cmq. aveva avvertito le stesse mie sensazioni, senza però incorrere nei crampi....meglio pensiamo, senza immaginare che il bello deve ancora venire. Il tempo continua ad essere veramente brutto; qualche goccia di pioggia si aggiunge al vento che ci tira sempre contro o di fianco ed il percorso è discretamente impegnativo, con una serie di saliscendi non proprio agevoli. E' cmq. bello e solo per circa 6/7 Km. lo troviamo monotono. Arriviamo quindi intorno al 32°Km. e qui avviene il patatrac; a Mauro cominciano i crampi che lo accompagneranno sino alla fine della gara. Io invece sto abbastanza bene ma, nonostante Mauro mi sproni ad andare, non lo mollo e rimango ad incitarlo nel limite del possibile. Volete la morale? Percorrevamo mediamente 500m. di corsa ed altrettanti di passo, visto che puntualmente riaffioravano i crampi ogni qualvolta lui provasse a correre per più di 2/3'. Come reduci tedeschi dalla disfatta russa, ci avviciniamo al traguardo; ormai il tempo finale non conta più, conta solo arrivare anche al 41° dando una controllata al Forerunner, vedo che potremmo stare sotto le 4h. Forza Mauro, forza...picchia sul quadrcipite con i pugni...Questi son stati i miei consigli nel finale per incitarlo a spingere verso l'arrivo. Tagliamo il traguardo in 3h.58'38" contenti non tanto del tempo ma per l'essere riusciti a portare a termine questa maratona che, per entrambi, è stata sicuramente la più difficile mai affrontata. All'arrivo siamo accolti da belle ragazze indigene che ci mettono al collo una collana di conchiglie; e la medaglia?!? Niente paura, ci verrà consegnata dopo con la tanto meritata maglietta da finisher. Ci rifocilliamo alla mensa truppa e dopo un bel pò di riposo ce ne torniamo al vicino hotel, stanchi ma felici dell'ennesima corsa portata a termine. Il fuso orario, l'alimentazione da inventare in un luogo così diverso dal nostro han reso questa bella gara un calvario. Rimane comunque una gara meravigliosa e diversa da altre affrontate in passato, dove si respira un clima di sportività molto accattivante, con tanti amatori ed appassionati del running, per lo più giapponesi o asiatici in genere, che fanno della manifestazione una gran festa; potrei paragonarla alla Maratona del Custoza nostrana, pur evidenziando il fatto che l'organizzazione è senz'altro più "da grande evento" anche perchè qui c'erano almeno 20.000 persone!!! Dopo un'analisi a freddo della gara, a letto alle 20 e dal lunedì vacanza sino a ieri, per l'appunto, in una località a mio parere bellissima che è valso la pena visitare nonostante le 25+24 ore di viaggio aereo necessarie a raggiungerla. Cmq. Picos, eccoci tornati dalle sgroppate sul Pacifico e pronti a nuove imprese coi colori che anche laggiù abbiamo portato e per i quali siam stati riconosciuti ed incitati. A presto e Go, Picos go!!

5 commenti:

  1. siete stati comunque dei grandi atleti e dimostrato di essere 2 amici per la pelle con un legame molto forte!!siete ammirevoli e sicuramente stati invidiati da tutti per aver trascorso dei memorabili giorni in un posto veramente da sogno,soprattutto per il clima favorevole.complimenti davvero per aver portato a termine un'impresa molto ardua,per tutte le difficoltà incontrate!!vi auguro un calorosissimo buon natale e un felice anno nuovo se non ci dovessimo vedere prima!!!

    RispondiElimina
  2. adesso posso dire che ho due amici che hanno fatto la maratona di honolulu...grandi un abbraccio GALA...

    RispondiElimina
  3. Complimenti davvero. Grande Ross, grande Mauro! Anche questa è fatta.
    Poppi

    RispondiElimina
  4. Eh si' , complimenti, gran bel viaggio dall'altra parte del mondo. Tra l'altro reso ancor piu' epico dalla sofferenza in gara.
    Ross, metti almeno le foto sul sito dei Picos, cosi' possiamo viaggiare un po' anche noi.

    Ne approfitto per augurare Buon Natale ed Felice anno nuovo a tutti i Picos e loro famiglie .
    A presto Glauco

    RispondiElimina
  5. Ciao, io dico che siete stati bravi sin dalla prima gara ...ovvero dalle 24 e passa ore di aereo ... almeno c'erano ristori ben forniti, non solo acqua e sali come in maratona ... :-)))
    ciao, Cinzia

    RispondiElimina