lunedì 13 agosto 2012

TRAIL DEL FOJONCO

Premetto che non ho mai fatto un trail. Ma dopo Piandelagotti leggendo il volantino il Trail del Fojonco mi aveva molto attirato: per il percorso di montagna, la scalata del Ventasso che tanto ne avevo sentito parlare, ma soprattutto per la  possibilità di vedere il  Fojonco, che per chi non lo sa' è un mitico uccello a tre zampe amante del Lambrusco  e delle belle donne. Ed ecco che la settimana scorsa ho mandato la mia iscrizione.
Dopo qualche giorno però qualche remora mi è venuta... 28,5 km di montagna per un mangiatore di pianura come sono riusciro' a farli? Mahhhh...
Partito comunque di buon ora con famiglia al seguito e gli altri Pico, Grec e la Katia, Andrea G. e Raffaele, arrivamo ai Laghi del Ventasso alle 8.30. Fatti 15 min. di fila per il ritiro dei pettorali, la zona di partenza di riempie di podisti competitivi e non. Ma i dubbi rimangono... Riusciro' a portare a termine questa corsa?? Maahhhhhhhhhh....
Alle 9.30 il via. Con zainetto in spalla con dentro bicchiere, fischietto (utilissimo dicono per scacciare le eventuali aggressioni del Fojonco),  coperta termica (assolutamente non c'era bisogno visto i 23° della partenza), e in mano le oramai inseparabili racchette di Nordik Walking che si riveleranno essenziali in corsa.
Mi accodo al gruppone scattato al via, e dopo i primi 200 mt. fatti in discesa ci infiliamo nel bosco.
Il sentiero è stretto e scivoloso e si alterna corsa e passi veloci, arriviamo dopo circa un km al pittoresco lago di Calamone, percorrendo tutto il sentiero che circonda, in mezzo ai tanti turisti che ti incitano.
Fin qui bellissimo.... Tra ponticelli, passerrelle e sentieri stretti abbandoniamo la zona del lago e svoltiamo a sinistra per immetterci ancora nel bosco in direzione monte Ventasso. Siamo al 3° km, altezza 1350 mt.
Prosieguo pian pianino visto che la corsa è lunga e arrivo al primo ristoro del 4° e vedendo sul tavolo solamente bottiglie di acqua da versare nel bicchiere di plastica che ti hanno dato alla partenza, comincio a capire cosa è un trail. Altro che ristori con cucombra, te, biscottini e puleinta.... Qui ti devi arrangiare te mettendo nello zaino integratori e bevande, se no trovi solo acquaaa....
Qui mi raggiunge Andrea G. e con lui comincio la scalata del monte Ventasso. Un sentiero stretto, ripidissimo che difficilmente riesci a correre. Alterno cosi corsetta e passo veloce gustandomi il maestoso paesaggio che la natura ci offre. Nel bel mezzo dello sforzo incrociamo la grandissima Teida con la sua immancabile macchina fotografica che ridiscende il sentiero.
Guardo in alto e la cima si avvicina e finalmente arrivamo.... 1720 mt e siamo a solo 5,5 km... mai fatta cosi tanta fatica.... Meno male che l'abbiamo scalato dal lato piu facile!!!!!!
E fino qui del Fojonco nessuna traccia.
Ad Andrea chiedo.... Che facciamo?? arriviamo alla fine???  Mahhhhhhhhhhh....
Dopo 5 min di contemplazione del paesaggio, cominciamo la discesa. Ma piu' che discesa è un burrone.
Anche qui il sentiero è strettissimo, ancora piu' ripido, da vertical limit. Tanto per darVi l'idea, in 1,2 km scendiamo di 350 Mt. Per fortuna avevo le bacchette altrimenti l'avrei fatta con il sedere a terra.
Imbrocchiamo il bosco, sbuchiamo ancora sul lago Calamone e imbrocchiamo la stradina che ci conduce nella zona di partenza dove c'èra il cancelletto che ti permetteva di arrivare dopo 8,5km o di continuare per il 28,5. Qui siamo stati 5 minuti a chiederci "Cosa facciamo?? Continuamo?? Ci fermiamo?"
Le gambe erano durissime, si sentiva già il profumo della salsiccia ai ferri, mancavano ancora 20 km.
Ma con un occhiata di intesa abbiamo deciso Continuamo!!!
Svoltiamo, e percorriamo la durissima salita della Salteria per 100 Mt, poi i nostri sguardi si sono incrociati e all'unisono abbiamo detto: "Ma chi ce lo fa fare!!!!". Dietro front e via tagliamo il traguardo con i complimenti di Brighenti. Lascio agli altri il racconto degli ultimi 20 km.
Unico rammarico non abbiamo visto il Fojonco....
Dopo esserci cambiati via sotto il tendone del pasta party.... Ci aspettavano le salsicce ai ferri con fagioli e cipolla.... Da leccarsi i baffi...
Dopo esserci riempiti la pancia, ci siamo gustati gli arrivi dei partecipanti dei 28,5 km che alla fine si sono rivelati 26,5. Facce stravolte dalla fatica, ma contenti di aver portato al termine questa prima edizione del trail. Il commento di Olly (bravissimo, 6° nella sua categoria, ne premiavano 5) esperto di trail: "E' stato uno dei piu' duri che abbia mai fatto"
Ecco i risultati di noi Pico.
26,5 Km
21°  Olly   3.16.51
55°  Raffaele  3.52.07
82°  Paolo   4.20.57
94°  Katia  4.45.33

8,5 km
Andrea Ghelfi  1.41.55
Andrea Magnani 1.41.56

Ecco i voti alla corsa:
Percorso (per quello che ho fatto) 8,5.  Durissimo ma bellissimo... Bisogna essere preparati...
Ristori: 2  Vabbè che è un trail, ma un bicchiere d'acqua ogni 4 km sono un po pochini....
Pacco gara 3:  Fischietto scaccia Fojonco, bicchiere di plastica e barretta di parmiggiano... un po pochini per 20 euro...
Pico Runners presenti 9. Siamo andati a premio.... Punta di formaggio e marmellata di fragoline di bosco.
Pasta party: 10  per la salsiccia
Roberto Brighenti: 8 come le ore che ha parlato ininterottamente di podismo, complimentando tutti i partecipanti dal primo all'ultimo. Bravissimo
Voto alla corsa: 7. Da rifare ma piu' preparato!!!
Voto al Fojonco: 0.  Ci hai fatto fare 130 km e non ti sei neanche fatto vedere. Vergognati!! A proposito: qualcuno l'ha visto??

Prossimi impegni: Martedi sera la Faticona di S. Giacomo, Mercoledi a Lama Mocogno, Giovedi sera a Mandrio di Correggio, mentre domenica unico appuntamento in zona a Buscoldo.

Ciaooooo

Andrea





3 commenti:

  1. Una sola parola per riassumere la corsa:Durissima ma fattibile,a patto di avere un minimo di allenamento su distanze lunghe e sapere che ai rifornimenti non ci sarebbe stata altro che acqua.Bisogna arrangiarsi e rifornirsi da soli.Piccolo consiglio all'organizzazione:Avvertite che non ci saranno rifornimenti per tempo,non 3 minuti prima della partenza,oltre ad un gesto di correttezza,potrebbe evitare pericolosi malori.
    Ho visto troppi podisti,me compreso,letteralmente inchiodati dalla mancanza di zuccheri nell'ultima salita a 3 km dall'arrivo,per non riflettere sulla loro assoluta mancanza ai tavoli del rifornimento.Percorso estremamente tecnico,difficile e,almeno per me,da dimenticare.Non sono riuscito a correre se non per una piccola parte del percorso.Troppo ripide le salite e troppo sconnesse e pericolose le discese.Insomma un'esperienza che difficilmente ripeterò.Un velo pietoso sul ristoro finale e sul pacco gara.25 euro per un fischietto,un bicchiere di plastica e un telo termico mi sembrano troppi.Meglio ritornare in pianura.

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  2. Raffaele i trail, sn qst tt cosi sia x ristori, infatti tu dovresti essere autosufficiente x una corsa del genere, si sa da prima!!! X qnt riguarda il percorso abbastanza tecnico con difficoltà finale, discese impegnative, dura prova x le gambe, a me è piaciuta molto!!!!

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  3. dai che ti piacera a tal punto che il prossimo anno ti iscrivi al TOR DES GEANTS parola di BROSS.. a tal deg me

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