mercoledì 22 maggio 2013

MARATONA DI COPENHAGEN


Ciao a tutti picos!

Io e Silvia siamo reduci dal we a Copenhagen, dove
abbiamo corso una bella maratona, ma soprattuto
dove Silvia ha fatto il suo esordio!
Siamo arrivati nella capitale danese sabato alle 9.00, reduci da una discreta levataccia. Dopo una provvidenziale pennica in hotel, abbiamo fatto 2 passi nel grazioso porto di Copenhagen, insolitamente con una temperatura più alta del Belpaese, 26 gradi circa che hanno incoraggiato tutti a distendersi al sole. Recuperati i pettorali all'expo, l'ansia iniza a salire e Silvia teme di non farcela, ma la incoraggio e per spronarla le prometto un certo regalo nel caso finisse in meno di 5 ore. Cena del maratoneta a base di pasta e via a letto.
La domenica mattina, come da previsioni, c'è una leggere pioggia e una temperatura più fresca, ideale per correre. Prendiamo posto alla partenza, senza griglie ma molto ordinata e poco caotica, impensabile per una maratona italiana con 10.000 partecipanti. La leggere pioggerellina ogni tanto s'infittisce e diventa un pò più fastidiosa, ma gli spettatori danesi restano a fare il tifo, incuranti di bagnarsi (neanche l'ombrello avevano )! Mi sento bene, lascio sfilare i pacers delle 3h ma non di molto, passo alla mezza in 1.30.14  e attendo il muro dei 30. Il percorso è molto tortuoso, si snoda per le vie del centro e passa sulla banchina del porto e bisogna stare attenti ai vari saliscendi da marciapiedi e ciottolati. Passato il 30 dopo un leggero calo di ritmo, mi spremo per dare fondo alle energie residue, riesco a mantenere il passo e supero tanti runners in difficoltà. Poco dopo il quarentesimo ho qualche problemino allo stomaco per il gel che avevo preso, ma manca poco, l'ultimo ponte con la sua lunga salita taglia le gambe, non ne ho davvero più, ma quel che ho basta per finire in 3.01.22, pb e tanta soddisfazione! Appena dopo l'arrivo, rifocillato da ogni bene tra yougurt, barrette, cioccolate calde mi asciugo ed inizio a seguire Silvia sugli i-pad in dotazione all'arrivo con l'applicazione per seguire i vari runner. Vedo che al 30esimo ha avuto un forte calo, la chiamo ma non risponde, trepido nell'attesa, al passaggio al 35esimo vedo che ha ripreso il suo passo...è caparbia! Passa al 40esimo regolare mi avvio all'arrivo per aspettarla, di fianco ai fotografi ufficiali, che mi fanno segno di stare più indietro. Siamo a 4h54' e la vedo spuntare, l'arrivo è suo ed è sotto le 5 ore!! Corro ad abbracciarla per la felicità, i fotografi e gli addetti non mi tengono più!! E' stata veramente brava! L'organizzazione le regala una rosa, come a tutte le donne arrivate e la sua medaglia da finisher è sua! Le spetta il regalo promesso ora e lei promette che (il prossimo anno) un altra maratona la farà!

5 commenti:

  1. Complimenti ad entrambe!!
    Daniele, non smetti di stupire, ti migliori sempre e di parecchio. Mi ricordo quando siamo andati a Parigi, che il tuo miglior tempo in maratona era di 3:30, vedi tu!!
    Ma i migliori complimenti vanno a Silvia, la prima maratona è sempre un muro difficilissimo, soprattutto di testa. Adesso non ti ferma più nessuno, ormai sei una maratonetaaaa!
    BRAVISSIMI!!!!

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  2. Ciao Daniele e Silvia, mi unisco ai complimenti di Paolo, bravi entrambi e ... da oggi c'è una ragazza maratoneta in più, che non guasta !!! cinzia

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  3. complimentissimi anche da parte mia tutti per silvia,per aver avuto il coraggio di affrontare tutte le difficoltà che comporta una prova così dura fino alla fine!sicuramente aver fatto la prima maratona in una città così affascinante lascierà un ricordo indelebile!ne approfittavo anche per chiedere se c'è qualcuno che ha intenzione di fare la squadra per la maratona di scandiano!ci vediamo domani per chi c'è alla staffetta del terremoto!!

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  4. Brava Silvia!!!! Vedrai che ti verrà voglia di riprovarci presto, senza aspettare un altro anno....poi se c'è la giusta ricompensa!!!
    Un abbraccio e speriamo di ritrovarci presto.
    DiBi

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  5. Grazie a tutti per i complimenti, troppo gentili! Io non pensavo di poter correre 42km (e restare in piedi), a maggior ragione in quelle condizioni e sotto quella pioggia non esattamente 'leggera' come dice Daniele.. ma alla fine è stata un'esperienza emozionante soprattutto dal 30km, quindi da ripetere :) mi sa che però il mio coach di giuste ricompense con aria di sfida non ne prometterà più ;) Silvia

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